Una volta entrato negli studi della radio, e siamo così alla terza puntata di appunti sulla storia di Radio Nuova Trieste, oltre al direttore, imparai a conoscere anche i due primi tecnici, i sig.ri Enrico Piccinino e Michele Rossetti, per i quali la radio rappresentò un buon inizio di itinerario professionale, dal momento che il primo diventò un esperto ospedaliero di biotecnologia e il secondo, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, un dirigente dell’azienda ospedaliera. Enrico, un vero “geniaccio” nel risolvere i problemi di natura tecnica, specie quelli urgenti, era molto restio nel fornire spiegazioni sul funzionamento delle attrezzature radiofoniche, puntando sul principio della netta distinzione tra tecnici e giornalisti, Michele lo ricordo invece per il suo estremo ordine nel tenere le cose, sia quelle tecniche, come i mezzi di trasmissione e di registrazione ad esempio, che quelle amministrative. Come in un sogno, rivedo ogni tanto l’ufficio di via Vasari in un “perfetto ordine”, mentre nella realtà il mio attuale, di via Besenghi, mio malgrado, versa in tutt’altre condizioni. Oltre al direttore ed ai tecnici cominciai a conoscere gli altri collaboratori, l’ing. Marcello Spaccini, già sindaco di Trieste, una persona squisita ed innamorata della musica che con i propri mezzi produceva musicassette di pregiata musica classica commentata in modo competente con una bella voce radiofonica e con un linguaggio toscano invidiabile. Altro “padre fondatore” della radio fu don Mario Del Ben con i suoi “Orizzonti Missionari”, ancora in onda ogni settimana da ventuno anni, uno di quelli che sono già “super impegnati” nel loro lavoro quotidiano e sono ugualmente in grado di offrire un servizio settimanale di ottima qualità e già preregistrato. E posso testimoniare che un ritmo di produzione settimanale risulta molto impegnativo, anche per chi può già vantare un certo allenamento. Tra i collaboratori “fondatori” di Radio Nuova Trieste ricordiamo qui ancora Sergio Brossi (con i programmi “Novità di Teatro”, “Libri nuovi e vecchi” ed “Anteprime: Cinema”), Mariastella Malafronte (con “Le due muse”), Germano Catanzaro (con “Notiziario scolastico”), Marcello Spaccini, e tra questi ancora, come non ricordare, Aris Tamaro, non vedente, che tutti noi ricordiamo per le sue celebri “messe cantate” e per l’intonazione caratteristica della sua voce. Infine, l’indimenticabile Livio Grassi, con le sue “Tradizioni popolari triestine”.

Ma, un tono di voce particolare che tutti abbiamo ancora nell’orecchio, una conduzione amabile e accorta, anche nei momenti più difficili e complessi della conduzione, un amore indiscusso per il mezzo radiofonico e un attaccamento alla dignità della persona umana, specie per gli anziani nella solitudine, che hanno trovato a Radio Nuova Trieste, per più di dieci anni, con la rubrica in diretta “Ve voio ben”, una interprete unica in: Liliana Medica, che ha saputo donare, fino agli ultimissimi giorni della sua vita, la sua preziosa collaborazione. (continua)