Ed eccoci alla seconda puntata della storia di Radio Nuova Trieste. Purtroppo devo basarmi solo sui miei ricordi personali, perché dei primi incontri in sede, dei primi collaboratori e del primo consiglio di amministrazione non sono riuscito a trovare una documentazione esauriente, nonostante accurate ricerche, sia nella prima sede operativa di via Vasari 1, che tra i documenti trasportati nell’attuale sede di via Besenghi 16. A disposizione ho soltanto i programmi della settimana pubblicati sul settimanale cattolico Vita Nuova. Mi propongo comunque di perfezionare queste informazioni quando scoprirò altri documenti o quando un testimone dell’epoca (che sollecito anche mediante queste righe) mi verrà in soccorso con dati più precisi. Ho ritrovato un documento che è la foto che rappresenta il vescovo mons. Lorenzo Bellomi in visita alla radio mentre osserva, assieme al direttore, il prof. Egidio Zusi ed al tecnico Enrico Piccinino, la strumentazione della radio. Ricordo che, dopo aver partecipato per alcune volte agli incontri con il vescovo, ed aver ascoltato alla radio in varie riprese il segnale audio, decisi di metter il naso per la prima volta negli studi della radio, che nel frattempo erano stati allestiti. Mi feci precisare l’indirizzo e salii i tre piani fino alla tabella “Radio Nuova Trieste”, senza immaginare che in seguito, per una ventina d’anni, avrei trascorso tanto tempo là dentro. A disposizione per gli uffici c’era anche un grande appartamento al secondo piano, (occupato in seguito da un sacerdote della parrocchia della S. Famiglia) ben arredato, nel quale trovai l’ufficio del direttore che mi spiegò molto gentilmente quali erano i progetti e quali erano i collaboratori. Io avevo in mente un programma, “Ogni vita una storia – interviste a chi è nato prima” ed egli mi mise subito in mano un microfono e un registratore professionale nuovissimo augurandomi buon lavoro. A dire il vero quel gesto così spontaneo di fiducia mi conquistò alla radio, rafforzando i miei istinti giornalistici e mi guidò, anche nel corso degli anni, sul modo attraverso il quale “trattare” i nuovi collaboratori. (continua)