Da giovedì 26 settembre 2024 ore 16.03, in replica domenica ore 21.30, mercoledì ore 00.05 (Speciale Radio – 3 / Speciale Diocesi)
♦ si è tenuto, Lunedì 23 settembre 2024 l’incontro di preghiera ecumenica per la Giornata del Creato “Spera e agisci con il Creato” presieduto dal Vescovo Mons. Enrico Trevisi con i Pastori delle Chiese cristiane di Trieste presso il Tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione della Comunità Serbo Ortodossa a Trieste. Ha introdotto l’incontro di preghiera ecumenica per la Giornata del Creato, Padre Raško Radovic, Parroco della Comunità Serbo Ortodossa di Trieste, dando lettura del messaggio di S.E. Andrej Cilerdžic, Vescovo della Chiesa Serbo Ortodossa per l’Austria, la Svizzera, l’Italia e Malta. A seguire l’intervento del Pastore Peter Ciaccio, Pastore delle Chiese Metodista e Valdese, la lettura del messaggio di Papa Francesco da parte dell’Ing. Roberto Gerin e del messaggio del Patriarca Bartolomeo da parte di P. Gregorio Miliaris della Chiesa Greco Ortodossa, l’omelia del Vescovo Mons. Enrico Trevisi, Vescovo di Trieste. L’animazione musicale è stata curata dal Coro della Comunità Serbo Ortodossa, diretto dal M°Anna Kaira.
L’incontro di preghiera diocesano si inserisce nel quadro delle iniziative per il Tempo del Creato, con il quale, dal 1° settembre al 4 ottobre, festa liturgica di San Francesco d’Assisi, la Chiesa ci invita alla preghiera e alla riflessione comunitaria nel dialogo ecumenico. Quest’anno il tema è “Spera e agisci con il Creato”, che ha riferimento nel brano della Lettera di San Paolo ai Romani (8,19-25) in cui l’Apostolo sta chiarendo cosa significhi vivere secondo lo Spirito e si concentra sulla speranza certa della salvezza per mezzo della fede, che è vita nuova in Cristo. Papa Francesco, nel suo messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, nel solco dell’Esortazione apostolica Laudate Deum e nella prospettiva dell’imminente Anno giubilare, così si esprime: “Sperare e agire con il creato significa anzitutto unire le forze e, camminando insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, contribuire a ‘ripensare alla questione del potere umano, al suo significato e ai suoi limiti. Il nostro potere, infatti, è aumentato freneticamente in pochi decenni. Abbiamo compiuto progressi tecnologici impressionanti e sorprendenti, e non ci rendiamo conto che allo stesso tempo siamo diventati altamente pericolosi, capaci di mettere a repentaglio la vita di molti esseri e la nostra stessa sopravvivenza’ (Laudate Deum, 28)”. La sollecitazione del messaggio papale, che le nostre comunità sono invitate ad accogliere ed approfondire, riguarda lo “spirito di amicizia sociale e di fratellanza universale” proposto dall’enciclica Fratelli tutti, con l’obiettivo che tale “armonia tra umani” si estenda appunto anche al creato, promuovendo azioni e comportamenti “per un’ecologia umana e integrale, via di salvezza della nostra casa comune e di noi che vi abitiamo”.